La forza dell'acqua

«Oggi siamo fortunati: se c’è vento – e capita spesso qui – l’aria si fa nitida sul coronamento della diga.» Karl Sarbach sorride e getta uno sguardo sull’imponente diga di Mattmark alla fine della Saastal. Dal 1997 è direttore delle Kraftwerke Mattmark. E afferma: «Il Vallese è una regione predestinata per la produzione idroelettrica.»

La storia ai piedi della montagna

Dal coronamento della diga del Mattmark non solo si gode di un panorama grandioso sulle montagne, ma ci si tuffa anche nella storia di questo sbarramento. Karl Sarbach indica per terra le lastre in pietra con le varie tappe e i principali fatti del progetto Mattmark. «Vogliamo far conoscere alla gente la storia e il contesto del Mattmark.» Una data tristemente famosa è il 30 agosto 1965 quando una lingua del ghiacciaio Allalin si staccò e travolse il cantiere della diga, uccidendo 88 lavoratori. Ma a quei tempi la costruzione di una centrale idroelettrica era una benedizione per tante valli alpine del Vallese, tra cui anche la Saastal. «Venne ampliata la strada attraverso la valle, furono costruiti ponti e gallerie e creati posti di lavoro» spiega Karl Sarbach. «Fu un primo impulso per gli abitanti della valle a guadagnarsi da vivere grazie alle risorse locali.» Nei giorni di attività più intensa in tutti i cantieri delle Kraftwerke Mattmark lavorano fino a 1300 persone. Con il primo riempimento dell’invaso nel 1969 la diga di Mattmark venne consegnata all’attività commerciale.

La cassaforte idrica della Svizzera

Incastonata in un meraviglioso paesaggio è la diga di Mattmark, la più grande diga in terra d’Europa, costruita alla fine della Saastal. Il bacino artificiale e l’enorme diga sono gli elementi più evidenti dell’intero complesso di impianti delle Kraftwerke Mattmark. L’elettricità viene prodotta molto più a valle. Karl Sarbach spiega: «Lo sfruttamento dell’acqua accumulata dal bacino avviene nelle centrali di Zermeiggern (Saas-Almagell) e Stalden.» Le due centrali producono ogni anno quasi la stessa quantità di elettricità necessaria a tutte le economie domestiche del Vallese. Non è un caso che nel settore idrico il Vallese sia considerato la cassaforte della Svizzera. Oltre alla diga di Mattmark vi sono altri 40 impianti di sbarramento – tra cui la Grande Dixence, la più grande diga a gravità del mondo; quasi il 30 per cento dell’elettricità prodotta con la forza idrica in Svizzera proviene dal Vallese. Karl Sarbach sintetizza: «Nel Vallese abbiamo l’acqua e abbiamo le pendenze: tutto ciò che serve per produrre energia idroelettrica.» Il Cantone dispone quindi di uno dei vettori energetici rinnovabili più tradizionali in Svizzera.

Lago Mattmark, Saastal, Vallese
Il Mattmark: imponente e mistico.

Energia idroelettrica e turismo

Il sole si specchia nelle acque blu del bacino, circondato dalle imponenti vette attorno alla regione di Mattmark, ricoperte da una leggera coltre di neve. Accanto al ristorante, al di sotto della diga, si ferma un autobus carico di turisti. Alcuni si dirigono subito all’esposizione dedicata al Mattmark, ma la maggior parte si avvia lungo il percorso di otto chilometri attorno al lago. Karl Sarbach osserva i gruppi e spiega: «Questo sentiero circolare è l’ideale anche per chi non è pratico di montagna: è piatto, adatto per una camminata o un giro in bicicletta ed è collegato dai trasporti pubblici.» Anche altre centrali idroelettriche del Vallese hanno intravisto il potenziale dell’accoppiata energia idroelettrica e turismo. Molte di queste sono visitabili e rappresentano il punto di partenza per stupende escursioni. Alcune dighe addirittura sono raggiungibili in pochi minuti con una funivia diretta. L’acqua come risorsa deve essere fatta conoscere e nel Vallese sanno sfruttare, ma soprattutto apprezzare questo bene prezioso.

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